Era da un po’ che
meditavo su questo post.
Oggi ho finalmente un po’ di tempo.
Dunque, partiamo da
una premessa: antropologicamente parlando il cibo non è solo legato al bisogno
primario di nutrirsi, ma racconta molto di più.
Può raccontare una storia personale,
basta pensare a molte patologie del nostro tempo (anoressia, bulimia, ecc.) ma
soprattutto racchiude una cultura.
Dunque gli australiani hanno una storia
recente, questo già si sapeva, e come riflesso lo si può constatare anche nel
cibo.
Io lavoro allo Street market di Subiaco (subieco per gli ozzie, una zona
molto borghese di Perth).
Dunque questo mercato è una specie di mercato
comunale dove faccio l’"all rounder" (per intendere quella che sistema i tavoli,
sparecchia ecc…) nei giorni in cui non insegno a scuola. Scriverò un post su
questo mercato in futuro.
Qui, si trovano oltre a degli shops di frutta e verdura, d’estetica e altro
ancora, dei piccolissimi ristoranti dove i clienti mangiano in un area comune.
Ecco, in questo spazio preciso si capiscono molte cose degli australiani. Gli
ozzie mangiano tanto fuori e spendono
molto (ovviamente qui non c’è crisi e quindi i consumi non calano). In questo
spazio del mercato si trovano dei piccoli food shops di moltissime paesi, dove
chi lavora parla la propria lingua. Precisamente qui si trovano i food shops turco, messicano, francese, indiano, africano, giapponese, malesiano, thailandese, vietnamita
e da quello che mi hanno raccontato un tempo c’era anche un shop italiano (quasi
scontato visto che qui in Australia il cibo italiano è considerato come il
top).
Detto questo gli australiani spendono gran parte del loro tempo facendo
enormi colazioni o pranzi mischiando ogni tipo di cibo provenienti da ogni food
shops.
Quindi è normale vedere alle 10 del mattino mangiare zuppe asiatiche
accompagnate da cappuccino (un must) e da una crèpe, o dai nachos messicani. In
questo mercato spesso ho osservato l’abbondanza di cibo che si compra che spesso
non si consuma ( anche questo sinonimo di un grande benessere economico).
Da
tutto questo si può capire come gli australiani, non avendo una propria cucina, attingono da ogni cultura diversa, che per loro viene vista come una ricchezza
e non un ostacolo. Concludo riportando una citazione “Non c'è amore più sincero di quello per il cibo.”
Pimp
la citazione di chiusura mi rispecchia molto! Mig.
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